- Che cos'é l'FMS
- Come si misura
- Analisi dei movimenti
- Test dello Squat Profondo (Deep Squat)
- Test del Passo ad ostacolo (Hurdle Step)
- Test dell'affondo in linea (In-Line Lunge)
- Test della mobilità delle spalle (Shoulder Mobility)
- Test alzata attiva della gamba tesa (ASLR – Active Straight Leg Raise)
- Test della stabilità del tronco (TSPU – Trunk Stability Push Up)
- Test della stabilità rotatoria (Rotary Stability)
- Conclusioni
- Riferimenti
- LA POTENZA É NULLA SENZA CONTROLLO
Con il seguente modulo potrai effettuare una valutazione funzionale di un soggetto basata sul protocollo FMS (Functional Movement Screen), ovvero un insieme di test, basato sull’esecuzione di sette movimenti, studiato per individuare i movimenti disfunzionali e giudicare la coordinazione dei segmenti corporei, la mobilità articolare e la capacità di stabilizzazione muscolo-articolare.
Puoi trovare maggiori informazioni sul metodo ed i criteri di valutazione FMS al di sotto del modulo.
Che cos’é l’FMS
L’indice FMS (Functional Movement Screen) rappresenta un insieme di test di valutazione della Postura Dinamica, ideato da Gray Cook e Lee Burton nel 1995, che ha lo scopo di rilevare aspetti qualitativi e quantitativi inerenti mobilità, stabilità e asimmetrie del soggetto. Più dettagliatamente è un protocollo di valutazione della qualità esecutiva del movimento che permette di quantificare, attraverso un valore numerico, la funzionalità ed efficienza di un gesto motorio semplice (che è alla base di abilità motorie sempre più complesse e sport-specifiche).
Come si misura
Il Functional Movement Screen riconosce il movimento umano come scindibile in sette capacità motorie di base che vengono apprese e padroneggiate dalla nascita fino all’età di circa un anno. Ognuna di queste capacitá viene valutata con un test al quale si assegna poi un punteggio sulla base di determinati criteri:
- Punteggio 3 : esecuzione perfetta del movimento senza nessuna compensazione secondo i criteri stabiliti.
- Punteggio 2 : esecuzione del movimento con compensazione.
- Punteggio 1 : impossibilitá di esecuzione del movimento.
- Punteggio 0 : dolore durante l’esecuzione del movimento.
Per quanto concerne i sette test che vengono eseguiti, cinque richiedono movimenti bilaterali ed allo scopo di analizzare l’asimmetria è necessario registrare i voto per entrambi i lati (sul risultato di due votazioni, verrà considerato il volto più basso sul totale).
Sulla base del totale del punteggio verranno poi espresse le seguenti considerazioni:
- 21: massimo punteggio ottenibile.
- Tra 20 e 14: il soggetto ha un rischio ridotto di incorrere in infortuni.
- Inferiore a 14: il soggetto viene considerato a forte rischio di infortunio.
Analisi dei movimenti
Ognuno dei sette test ha una specificità che mira a valutare le seguenti capacità motorie:
- Capacità di MOBILITÁ: mobilità delle spalle e delle anche.
- Capacità di STABILITÁ’: stabilità frontale e stabilità rotativa.
- Capacità in STAZIONE ERETTA: esecuzione di una divaricata sagittale, superamento di un ostacolo in equilibrio ed esecuzione di uno squat profondo.
I sette movimenti richiedono le caratteristiche sia di mobilità che stabilità e sono stati ideati per valutare il movimento umano; in assenza di queste capacità, il nostro movimento si allontana dal modello ideale e perde in qualità.
Test dello Squat Profondo (Deep Squat)
Lo squat è un movimento necessario nella maggior parte dei gesti atletici degli eventi atletici ed é la posizione di partenza nei movimenti di potenza che coinvolgono gli arti inferiori. Lo squat dinamico è classificato un esercizio a catena cinetica chiusa. Per catena cinetica si intende un sistema composto da segmenti rigidi (ossa) uniti tramite giunzioni mobili definite snodi (articolazioni). I muscoli sono il motore della catena cinetica. Proprio per questo motivo il corpo umano non può essere paragonato ad un sistema meccanico rigido, ma ad un sistema molto flessibile.
Per quanto riguarda il concetto di catena cinetica “chiusa”, possiamo affermare che deriva del fatto che l’estremità distale della catena motoria è fissa, cioè non libera di muoversi durante l’esecuzione del gesto.
Lo squat profondo coinvolge più articolazioni: partendo dalle prossimali abbiamo il coinvolgimento della colonna vertebrale, le anche, le ginocchia, le caviglie e per finire le articolazioni del piede quali intertarsali, tarsometatarsali e intermetatarsali, metatarso-falangee e per finire interfalangee. A livello muscolare vengono coinvolti i glutei a livello coxo-femorale, gli adduttori, il quadricipite, gli hamstring, i peronei ed il tricipite della sura. Questo test che mette alla prova la biomeccanica dell’intero corpo è utilizzato per valutare la mobilità bilaterale, simmetrica e funzionale di anche, ginocchia e caviglie. Il bastone valuta la mobilità bilaterale e simmetrica delle spalle e della colonna vertebrale a livello toracico. La capacità di effettuare lo squat profondo richiede un adeguato ritmo pelvico, flessione delle ginocchia e delle anche, nonché flessione e abduzione delle spalle.
Descrizione: il soggetto assume la posizione di partenza posizionando i piedi all’incirca alla larghezza delle spalle ed allineati sul piano sagittale. L’individuo quindi posiziona le mani sul bastone e assume un angolo di 90 gradi dei gomiti con il bastone sopra la testa. Successivamente, il bastone viene sollevato sopra la testa con le spalle flesse e i gomiti estesi, in modo che il bastone sia posto direttamente sopra la testa. Il soggetto viene quindi istruito a scendere come mantenendo, per quanto possibile, il busto eretto ed i talloni ed il bastone in posizione. Si mantieni la posizione per un conteggio di un secondo e poi si torna alla posizione di partenza. Possono essere eseguite fino a tre ripetizioni. Se i criteri per un punteggio di pieno di 3 non sono raggiunti, viene chiesto al soggetto di eseguire il test con un blocco 2×6 cm sotto i talloni.
Il test mira a valutare le seguenti capacitá:
- Mobilità: spalle, schiena, anche, ginocchia, caviglie.
- Stabilità: spalle e schiena.
La scarsa performance di questo test può essere il risultato di diversi fattori:
- Mobilità limitata nella parte superiore del busto che può essere attribuita ad una scarsa mobilità della colonna vertebrale gleno-omerale e toracica.
- Mobilità limitata nella parte inferiore inclusa una scarsa flessione dorsale a catena cinetica chiusa delle caviglie o scarsa flessione delle anche
può anche causare scarse prestazioni del test. - Anche la stabilità ed il controllo motorio limitato del core può influire sul test.
Questi sono i criteri di valutazione per il deep squat:
Punteggio 3:
- Parte superiore del tronco è parallela con la tibia o in direzione verticale.
- Femore sotto la linea orizzontale.
- Ginocchia allineate con le punte dei piedi.
- Bastone allineato con i piedi.
Punteggio 2:
- Parte superiore del tronco è parallela con la tibia o in direzione verticale.
- Femore sotto la linea orizzontale.
- Ginocchia allineate con le punte dei piedi.
- Bastone allineato con i piedi.
- I talloni sono elevati sulla tavola.
Punteggio 1:
- Tibia e parte superiore del tronco non sono parallele.
- Il femore non è sotto la linea orizzontale.
- Le ginocchia non sono allineate con i piedi.
- Si nota una flessione lombare.
Punteggio 0: l’atleta riceve un punteggio pari a zero se il dolore è associato a qualsiasi parte di questo test. É richiesto l’intervento di un medico per eseguire una valutazione approfondita della zona dolorosa.
Test del Passo ad ostacolo (Hurdle Step)
Questo test è stato progettato per valutare la corretta meccanica della falcata. Il movimento richiede un’adeguata coordinazione e la stabilità tra le anche e il tronco durante il passaggio dell’ostacolo e stabilità nel momento in cui ci si trova su una sola gamba. Esso valuta la mobilità funzionale bilaterale e la stabilità di anche, ginocchia e caviglie. Inoltre, il soggetto deve mantenere anche un adeguato equilibrio perché il test impone una stabilità dinamica. L’elastico deve essere posizionato in corrispondenza della tuberosità della tibia.
Descrizione: l’individuo assume la posizione eretta unendo i piedi e toccando con la punta la base dell’ostacolo. L’ostacolo viene quindi regolato in base all’altezza della tuberosità tibiale del soggetto. Il bastone viene afferrato con entrambe le mani e posizionato dietro il collo, appoggiandolo sulle spalle. All’individuo viene quindi chiesto di mantenere una postura eretta e scavalcare l’ostacolo, sollevando il piede verso lo stinco, mantenendo l’allineamento tra i piedi, il ginocchio e l’anca e toccare il tallone a terra (senza scaricare il peso) mantenendo la gamba di appoggio in posizione estesa. La gamba in movimento viene quindi riportata nella posizione di partenza. Il passaggio dell’ostacolo deve essere eseguito lentamente e fino a tre volte bilateralmente.
Il test mira a valutare le seguenti capacitá:
- Mobilità: anche, ginocchia, caviglie.
- Stabilità: fianchi, core.
Una cattiva prestazione durante questo test puó essere predittiva per il mal di schiena, lombalgia o low back pain (LBP) negli sport di situazione (che richiedono capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente). La scarsa perfomance inoltre puó dipendere da:
- Scarsa stabilità della gamba in appoggio o scarsa mobilità della gamba in passo.
- Scarsa mobilitá bilaterale e asimmetrica dell’anca nell’imporre la massima flessione dell’anca di una gamba mentre si mantiene l’estensione dell’anca della gamba opposta.
Questi sono i criteri di valutazione per l’hurdle step:
Punteggio 3:
- Fianchi, ginocchia e caviglie rimangono allineati sul piano sagittale.
- Non si notano movimenti a livello della zona lombare del rachide
- Bastone e ostacolo rimangono paralleli.
Punteggio 2:
- Perdita di allineamento tra fianchi, ginocchia e caviglie.
- Si verificano movimenti a livello lombare.
- Bastone e ostacolo non rimangono paralleli.
Punteggio 1:
- Contatto tra piede e ostacolo.
- Si nota una perdita dell’equilibrio.
Punteggio 0: l’atleta riceve un punteggio pari a zero se il dolore è associato a qualsiasi parte di questo test. É richiesto l’intervento di un medico per eseguire una valutazione approfondita della zona dolorosa.
Test dell’affondo in linea (In-Line Lunge)
Il test in oggetto cerca di mettere il corpo in una posizione tale da evidenziare le tensioni simulate durante movimenti di rotazione, decelerazione e di tipo laterale. L’affondo in linea pone gli arti inferiori a forbice, sfidando il tronco e le estremità del corpo a mantenere l’allineamento, resistendo alla rotazione.
Questo test valuta la mobilità e la stabilità di tronco, spalla, anca e caviglia, la flessibilità del quadricipite e la stabilità del ginocchio. L’affondo richiede la stabilità di caviglie, ginocchia e anche. Il soggetto deve inoltre mostrare un’adeguata stabilità dovuta allo stress di rotazione imposto dall’esecuzione
Descrizione: viene misurata la distanza che intercorre dal pavimento alla tuberosità tibiale del soggetto. L’individuo posiziona i piedi in maniera allineata, appoggiando entrambe le piante, su una tavola o un metro a nastro fissato al pavimento, con una distanza che intercorre tra il tallone di un piede e la punta dell’ altro pari alla lunghezza misurata precedentemente (distanza pavimento – tuberosità tibiale). Viene chiesto al soggetto di tenere un bastone posizionato dietro la schiena in modo che tocchi la testa, la colonna vertebrale toracica e la metà delle natiche. La mano opposta al piede anteriore dovrebbe essere la mano che afferra il bastone all’altezza del rachide cervicale mentre l’altra mano impugna il bastone all’altezza della colonna lombare. Da questa posizione l’individuo esegue un affondo abbassando il ginocchio posteriore abbastanza da toccare la superficie e la parte posteriore del tallone del piede anteriore, pur mantenendo una postura eretta, e poi ritorna nella posizione iniziale. L’affondo viene eseguito fino a tre volte bilateralmente in modo lento e controllato.
Il test mira a valutare le seguenti capacitá:
- Mobilità: tronco, spalla, anca e caviglia.
- Stabilità: tronco, spalla, anca, caviglia e ginocchio.
- Flessibilitá: quadricipiti.
La scarsa performance di questo test può dipendere da:
- Mobilità dell’anca inadeguata sia nella gamba in appoggio che nella gamba in affondo.
- Mancanza di stabilitá del ginocchio o della caviglia della gamba di posizione.
- Debolezza dell’ adduttore e rigidità dell’abduttore o debolezza dell’abduttore e rigidità degli adduttori in uno o entrambi i fianchi.
Questi sono i criteri di valutazione per l’in-line lunge:
Punteggio 3:
- Bastone mantenuto dal soggetto in posizione verticale.
- Nessun movimento rilevato a livello del tronco.
- Bastone e piedi rimangono sul piano sagittale.
- Il ginocchio tocca la parte posteriore del tallone del piede anteriore.
Punteggio 2:
- Bastone non mantiene il contatto e non rimane verticale.
- Si osserva un movimento del tronco.
- Busto e piedi non rimangono sul piano sagittale.
- Il ginocchio non tocca la parte il tallone del piede anteriore.
Punteggio 1:
- Si nota una perdita dell’equilibrio.
Punteggio 0: l’atleta riceve un punteggio pari a zero se il dolore è associato a qualsiasi parte di questo test. É richiesto l’intervento di un medico per eseguire una valutazione approfondita della zona dolorosa.
Test della mobilità delle spalle (Shoulder Mobility)
Questo test valuta il ROM bilaterale della spalla, combinando un movimento di rotazione interna con l’adduzione di una spalla e la rotazione esterna con l’abduzione dell’altra.
Il test valuta inoltre la mobilità scapolare e l’estensione del rachide a livello toracico.
Descrizione: viene determinata la lunghezza della mano dell’individuo misurando la distanza che intercorre tra la piega distale del polso alla punta del terzo dito. Il soggetto viene quindi istruito a fare un pugno con ciascuna mano, posizionando il pollice all’interno del pugno. Viene infine richiesto di mettere entrambe le mani dietro alla schiena, eseguendo con un braccio (quello superiore) un movimento combinato di flessione, extrarotazione e abduzione, mentre con l’altro (quello inferiore) un movimento combinato di estensione, intrarotazione e adduzione. Si misura quindi la distanza tra le prominenze ossee più vicine. Eseguire il test fino a tre volte bilateralmente.
Il test mira a valutare contemporaneamente sui tre piani, la mobilità di entrambe le spalle, nello specifico:
- Mobilità: spalle.
- Mobilità: scapole.
- Mobilità: colonna vertebrale scapolare e toracica.
Le scarse prestazioni durante questo test possono essere il risultato di diverse cause:
- Una maggiore rotazione esterna a scapito della rotazione interna negli atleti che lanciano in alto.
- Sviluppo eccessivo e l’accorciamento dei muscoli pettorali minori o del dorso che possono causare alterazioni posturali comprese le spalle arrotondate o in avanti.
- Presenza di una disfunzione scapolo-toracica, con conseguente diminuzione della mobilità gleno-omerale secondaria a scarsa mobilità o stabilità scapolo-toracica.
Questi sono i criteri di valutazione per il Shoulder Mobility test:
Punteggio 3: i pugni sono ad una distanza uguale o inferiore alla lunghezza di una mano.
Punteggio 2: distanza tra i due pugni compresa tra una lunghezza ed una lunghezza e mezzo della mano.
Punteggio 1: i pugni sono ad una distanza maggiore di una mano e mezza.
Punteggio 0 (Impingement Clearing Test): alla fine del test di mobilità della spalla deve essere eseguito un esame per verificare l’impingement della spalla. L’individuo pone la sua mano sulla spalla opposta e poi cerca di puntare il gomito verso l’alto. Se è presente dolore associato a questo movimento, viene registrato un segno positivo (+) sul referto e viene assegnato un punteggio pari a zero.
Secondo le linee guida FMS la simmetria tra i due arti è di estrema importanza. Per questo è meglio ricevere un punteggio di 2 per ambo i lati, piuttosto che 3 per uno e 2 per l’altro.
Test alzata attiva della gamba tesa (ASLR – Active Straight Leg Raise)
Questo test valuta l’abilità di dissociare gli arti inferiori mantenendo la stabilità del tronco; inoltre valuta la flessibilità dei flessori e del tricipite della sura pur mantenendo il bacino stabile e l’estensione attiva dell’arto contro laterale. L’abilità di eseguire questo test prevede una flessibilità funzionale dei muscoli ischio-crurali, ovvero quella flessibilità che è disponibile durante l’allenamento e la competizione. Il soggetto è anche tenuto a dimostrare un’adeguata mobilità dell’anca della gamba opposta.
Descrizione: l’individuo assume la posizione di partenza sdraiato supino con le braccia in posizione anatomica, le gambe sopra la tavola 2 × 6 e la testa piatta sul pavimento. Il tester quindi identifica il punto medio tra la spina iliaca anteriore superiore e il punto medio della rotula della gamba sul pavimento e viene posizionato un tassello in questa posizione, perpendicolare al suolo. Successivamente l’individuo viene istruito a sollevare lentamente la gamba di prova mantenendo la caviglia dorsiflessa ed il ginocchio esteso. Durante la prova il ginocchio opposto (la gamba in basso) deve rimanere a contatto con il suolo e le dita dei piedi rivolte verso l’alto, mentre la testa deve restare a contatto con il pavimento. Una volta raggiunta la posizione di fine corsa, il tester annota la posizione della caviglia rivolta verso l’alto rispetto all’arto fermo.
Il test mira a valutare le seguenti capacitá:
- Flessibilitá: ischiocrurali.
- Mobilitá: anca
- Stabilitá: core.
Le scarse prestazioni durante questo test possono dipendere da:
- Scarsa flessibilità funzionale del tendine del ginocchio.
- Mobilità inadeguata dell’anca opposta, derivante dall’inflessibilità dell’ileopsoas associata a una pelvi inclinata anteriormente.
- Combinazione di entrambi i fattori sopra elencati.
Come il test del passo a ostacoli, il test ASLR rivela la mobilità relativa dell’anca; tuttavia, questo test è più specifico per le limitazioni imposte dai muscoli dei muscoli posteriori della coscia e dell’ileopsoas.
Questi sono i criteri di valutazione per il ASLR test:
Punteggio 3:
- La linea verticale del malleolo risiede tra la metà della coscia e la spina iliaca antero-superiore.
- L’arto contro-laterale rimane in posizione neutra.
Punteggio 2:
- La linea verticale del malleolo risiede tra la metà della coscia e la rima articolare.
- L’arto contro-laterale rimane in posizione neutra.
Punteggio 1:
- La linea verticale del malleolo risiede sotto la linea dell’articolazione.
- L’arto contro-laterale rimane in posizione neutra.
Punteggio 0: l’atleta riceve un punteggio pari a zero se il dolore è associato a qualsiasi parte di questo test. É richiesto l’intervento di un medico per eseguire una valutazione approfondita della zona dolorosa.
Test della stabilità del tronco (TSPU – Trunk Stability Push Up)
Questo test valuta la capacità la capacità di stabilizzare il core e la colonna vertebrale su un piano anteriore e posteriore durante un movimento a catena cinetica chiusa della parte superiore del corpo.
L’abilità di eseguire il test richiede una simmetrica stabilità del tronco sul piano sagittale durante un movimento simmetrico delle estremità superiori.
Molte attività funzionali richiedono la stabilità del tronco per trasferire la forza simmetricamente dalle estremità superiori delle estremità inferiori e viceversa (come per basket nel salto per il rimbalzo dove si verifica questo tipo di trasferimento di energia). Se il tronco non ha sufficiente stabilità durante queste attività, l’energia cinetica viene dispersa, causando uno scarso rendimento funzionale e un potenziale aumento di microlesioni traumatiche.
Descrizione: l’individuo assume una posizione prona con i piedi uniti. Le mani sono poste alla larghezza delle spalle nella posizione appropriata secondo i criteri descritti. Durante questo test, uomini e donne hanno posizioni delle braccia di partenza diverse. Gli uomini iniziano con i pollici posizionati a livello della parte superiore della fronte, mentre le donne iniziano con i pollici a livello del mento. Le ginocchia sono completamente estese e le caviglie dorsiflesse. All’individuo viene chiesto di eseguire un push-up in questa posizione. Il corpo dovrebbe essere sollevato come un’unità in modo che il petto e lo stomaco si stacchino dal pavimento contemporaneamente (senza la formazione di un arco nella colonna lombare durante l’esecuzione). Se l’individuo non è in grado di eseguire un push-up in questa posizione, i pollici vengono spostati nella posizione successiva più facile, a livello del mento per i maschi, a livello delle spalle per le femmine, e il push-up viene tentato di nuovo. Il test può essere eseguito per un massimo di tre volte.
Il test mira a valutare la stabilità del tronco sul piano sagittale mentre viene eseguito un movimento simmetrico degli arti superiori.
Le scarse prestazioni durante questo test possono essere attribuite alla scarsa stabilità degli stabilizzatori del tronco/core.
Questi sono i criteri di valutazione per il TSPU test:
Punteggio 3:
- Il corpo si solleva come un’unità senza la formazione di un arco nella colonna lombare.
- Gli uomini eseguire una ripetizione con i pollici allineati con la parte superiore della fronte mentre le donne svolgono una ripetizione con i pollici in linea con il mento.
Punteggio 2:
- Il corpo si solleva come un’unità senza la formazione di un arco nella colonna lombare.
- Gli uomini eseguono una ripetizione con i pollici in linea con il mento mentre le donne con i pollici in linea con la clavicola.
Punteggio 1:
- Gli uomini non sono in grado di eseguire una ripetizione con le mani allineate con il mento mentre le donne non sono in grado di eseguire una ripetizione con i pollici allineati con la clavicola.
Punteggio 0 (Press-up Clearing Test): alla fine del test viene eseguita un’ ulteriore verifica di compensazione dell’estensione spinale. Il soggetto esegue una flessione dalla posizione di flessione. Se è presente dolore associato a questo movimento, si assegna un punteggio di “0” ed é necessario eseguire un esame più approfondito. Questo esame di compensazione è necessario perché il mal di schiena può passare inosservato durante lo screening del movimento
Test della stabilità rotatoria (Rotary Stability)
Questo test riguarda un movimento complesso che richiede un adeguata coordinazione neuromuscolare e il trasferimento di energia da un segmento del corpo ad un altro attraverso il tronco. Esso valuta la stabilità multi-planare del tronco durante un’azione combinata tra arti superiori ed arti inferiori. L’abilità di eseguire questo test richiede una stabilità asimmetrica del tronco sul piano sagittale e trasversale durante un movimento asimmetrico tra gli arti superiori ed inferiori.
Diverse attività funzionali richiedono la stabilizzazione del tronco per trasferire la forza asimmetricamente dalle estremità inferiori alle estremità superiori e viceversa. Se il tronco non è sufficientemente stabile durante queste attività, l’energia cinetica viene dispersa, con conseguenti scarse prestazioni e maggiori possibilità di lesioni.
Descrizione: l’individuo assume la posizione di partenza in quadrupedia, le spalle e i fianchi ad angoli di 90 gradi rispetto al busto, con la tavola 2 × 6 tra le mani e le ginocchia. Le ginocchia sono posizionate a 90 gradi e le caviglie devono essere dorsiflesse. L’individuo quindi estende la spalla ed estende sullo stesso lato l’anca e il ginocchio. La gamba e la mano sono sollevate abbastanza per liberare il pavimento di circa 6 pollici. Infine il gomito e il ginocchio vengono flessi fino a toccarsi. Questa operazione viene eseguita bilateralmente, per un massimo di tre tentativi per lato. Se l’individuo non è in grado di completare questa manovra, viene quindi istruito a eseguire uno schema diagonale utilizzando la spalla e l’anca opposta nello stesso modo descritto per il test precedente. Sono inoltre consentiti tre tentativi in questo test.
Il test mira a valutare la stabilità multiplanare del tronco del core oltre alla coordinazione neuromuscolare.
Le scarse prestazioni durante questo test possono essere attribuite alla scarsa stabilità degli stabilizzatori del tronco/core.
Questi sono i criteri di valutazione per il TSPU test:
Punteggio 3:
- Il soggetto esegue una corretta ripetizione unilaterale.
- A. Posizione estesa, non deve essere> 6‐8” da terra.
- B. Posizione flessa, gomito e ginocchio devono incontrarsi.
Punteggio 2:
- Il soggetto esegue una corretta ripetizione diagonale.
- A. Posizione estesa, non deve essere> 6‐8 ”da terra.
- B. Posizione flessa, gomito e ginocchio devono incontrarsi.
Punteggio 1:
- Il soggetto non è in grado di eseguire una ripetizione diagonale.
- A. Posizione estesa, estensione incompleta spalla, anca e ginocchio.
- B. Posizione flessa, gomito e ginocchio non si toccano.
Punteggio 0 (Posterior Rocking Clearing Test): alla fine del test viene eseguita un’ ulteriore verifica di compensazione della flessione spinale. Il soggetto assume una posizione quadrupede, quindi oscilla all’indietro, toccando i glutei con i talloni e il petto con le cosce, allungando le braccia il più possibile. Se c’è dolore associato a questo movimento, viene assegnato un punteggio di “0” e deve essere eseguito un esame più approfondito.
Conclusioni
Oggi giorno gli infortuni sia in ambito domestico che nello sport sono una costante, pertanto, la valutazione qualitativa del movimento diventa rilevante al fine della riduzione del rischio di infortunio. Con il FMS é possibile quantificare, attraverso un valore numerico, la funzionalitá ed efficienza di un gesto motorio semplice (che è alla base di abilità motorie sempre più complesse e sport-specifiche). Il punteggio medio FMS in individui sani varia da 14,14 ± 2,85 punti a 15,7 ± 1,9 punti, ciò suggerisce che un punteggio inferiore a 14 sia indicativo di schemi di compensazione, aumento del rischio di lesioni e prestazioni ridotte.
Un punteggio totale inferiore a 14 indica pertanto un rischio relativo maggiore, tuttavia il contrario non è sempre vero, ovvero un punteggio totale maggiore di 14 non significa un rischio relativo inferiore. L’uso univoco di un punteggio FMS per prevedere il rischio di lesioni in ambito sportivo potrebbe non essere sufficiente, poiché le prestazioni nello sport differiscono sostanzialmente da quelle eseguite durante i movimenti fondamentali che compongono il test in oggetto. Ad esempio, potenza, resistenza, cambio di direzione e altri movimenti funzionali non sono contemplati nello screening. Ciò significa che un atleta potrebbe eseguire un modello di compensazione completamente diverso sul campo di gioco rispetto a quando esegue i movimenti del test. I creatori dell’FMS sono pienamente consapevoli di questa limitazione e sostengono infatti l’uso di ulteriori test aggiuntivi.
Nella parte iniziale di questa guida ho riportato un modulo che ti consente con semplicitá di calcolare il risultato del test e stampare il riepilogo ma, se preferisci il cartaceo, ti riporto qui in allegato lo score sheet che puoi scaricare in pdf.
Se desideri approfondire altri test come questo, ti invito a leggere le mie guide sulle valutazioni funzionali.
Riferimenti
https://www.rehabeducation.com/wp-content/uploads/2014/09/Functional-Movement-Assessment.pdf
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