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Quella che segue è la trascrizione della riunione numero 1 del Cerchio di Firenze 77, tenutasi il 15 Gennaio 1951.
Si suggerisce di ascoltare l’audio e contemporaneamente leggere la trascrizione.
Dio. Kempis.
Iddio è l’Aleph e il Tau, l’Alpha e l’Omega, la “A” e la “Z”; il principio e la fine, il bene e il male, lo Spirito e la materia, il Tutto, nel Tutto, Tutto è in Lui; il male personificato non esiste. Chi nega questo diviene necessariamente politeista.
Satana personificato in un Angelo ribelle non può esistere, perché torturando e punendo chi è andato contro Dio servirebbe Dio e non sarebbe più un ribelle a Dio.
Esistono invece due forze che sono contrarie ma non sono mai opposte; voi le chiamate bene e male, ed io le posso raffigurare nella natura in regno vegetale e regno animale. Ciò che assorbe l’uno, ossia il carbonio, è rilasciato dall’altro, ossia; l’uno assorbe il carbonio e rilascia l’ossigeno, l’altro utilizza l’ossigeno e rilascia il carbonio.
L’assenza del male determinerebbe l’assenza della libertà senza della quale non v’è coscienza; tale coscienza non si acquisisce però sottraendosi a una di queste due forze attrattive ma essendone consapevoli.
Pace a voi!
Kempis
Legge dell’Oblio. Claudio.
Claudio vi saluta!
Ricercare per conoscere se stessi è ciò che ciascuno deve fare.
V’è chi crede che questa ricerca sia facilitata dal sapere chi fummo nella precedente incarnazione; ma se questo fosse, perché esisterebbe la “Legge dell’oblio” anche in chi si propone di ritrovare se stesso?
Il sapere chi fummo non è di alcun vantaggio nella ricerca di se stessi. Vi è stato detto più di una volta che voi siete il presente ed è questo presente che dovete conoscere, non il passato. A che cosa vi gioverebbe il sapere, ad esempio, che nella precedente incarnazione siete stato una suora; supponiamo che non abbiate avuto l’animo di suora, cioè non abbiate avuto la vocazione.
Solo quando avrete compreso il presente potrete intuire il passato, potrete intravedere il futuro; solo quando vi sarete resi consapevoli dell’attuale vostro egoismo potrete capire quanto egoista foste in passato e quanto meno lo sarete in futuro.
Tutto qui, voi direte? “Io so di essere egoista”. Già, voi sapete di essere tale ma non ne siete consapevoli. Cioè non sapete fino a che punto l’egoismo vi spinga ad agire; quali delle vostre azioni siano mosse dall’egoismo, e non sapendo questo non sapete niente di voi stessi.
Ciascuno è ora un individuo che non è lo stesso di 10 anni fa, che non è lo stesso di 2 ore fa. Per questo non giova nella ricerca di se stessi il sapere chi si è stati. E voi vi domanderete: “A che cosa serve la memoria?”. La memoria serve per le relazioni sensibili. Ed è molto utile ma anch’essa ha degli aspetti negativi; tende ad accumulare conoscenze su conoscenze costituendo una mentalità della quale si è schiavi.
Ciò che evolve l’individuo non sono le conoscenze tenute presenti dalla memoria come un vademecum, ma sono le esperienze che operano una trasformazione dello stesso individuo.
Supponiamo, ad esempio, che un tale sia ateo e che divenga credente; non occorre che egli abbia un memorandum che gli indichi come pensare perché egli è divenuto credente, perché se veramente è divenuto tale avrà subìto una trasformazione del suo essere e penserà come un credente.
Se riuscirete a superare l’aspetto negativo della memoria avrete mosso il primo passo per la ricerca di voi stessi.
Pace a voi!
Claudio
La comprensione è il solo mezzo che può appianare le relazioni reciproche. Taluni, mancando questa comprensione, si ritirano dal mondo per vivere in solitudine. Ma ritirarsi dal mondo non è che chiudersi alla comprensione di se stessi e degli altri. Il naturale evolversi delle cose è lento; esso è un passaggio da grado a grado. Affrettare questa naturale lentezza può far sorgere una reazione che per la sua violenza può abbattersi.
Alan
Il nostro problema non è quello di annullare il male che è in noi, ma è quello di comprendere e superare attraverso a una ricerca gli aspetti negativi dei veicoli necessari alla nostra esistenza sul piano universale.
Teresa
La nostra esistenza evolutiva è simile al movimento spiegato da quella teoria come una successione di punti; ciò che eravamo ieri non lo siamo più oggi. Questo può far pensare che non esista un’anima ovverosia una continuità. Ma se così fosse dovremmo avere pensieri in un momento di un Santo ed in un altro di un criminale. Benché questo a volte sia vero, se si potessero riunire tutti i punti o momenti della nostra esistenza con una linea, noi vedremmo che essa è una retta sempre inclinata verso l’alto.
Entità Ignota
Alchimia e Alchimisti. Kempis.
Kempis vi saluta!
È nostra abitudine toccare vari argomenti senza seguire un ordine speciale. Quindi, se questa sera entreremo a parlare dell’alchimia e degli alchimisti, nessuno si meravigli.
Molto vi sarebbe da dire su questo argomento, ma per fortuna il nostro compito è stato facilitato dalla scienza ufficiale, la quale ha dimostrato come i sogni degli alchimisti non fossero vani.
Chi sa cosa significhi alchimia sa anche di che cosa si occupavano gli alchimisti: trasformazione dei metalli, preparazione del rimedio universale contro tutti i mali, creazione di nuovi esseri viventi. Noi vedremo, spiegando l’intima essenza dell’alchimia, come queste tre operazioni si riducano ad una sola operazione.
Gli alchimisti riconoscevano l’unità della materia, principio confermato dalla scienza, e su questa base dicevano possibile la trasformazione o evoluzione dei metalli in oro. Essi vedevano nell’oro il principio incorruttibile per cui se fosse stato reso assimilabile sarebbe stato il rimedio contro tutti i mali.
Fra veri alchimisti si parlava spesso di Piccola Operazione e di Grande Operazione. Da alcuni queste frasi furono spiegate come trasformazione dei metalli in argento per la Piccola e trasformazione dei metalli in oro per la Grande.
Questo non è esatto.
I veri alchimisti intendevano per Piccola Operazione una trasformazione dei metalli in oro, in sostanza una operazione – possiamo dire – iperchimica; mentre la Grande Operazione era una operazione filosofica.
Che cosa significa questo? Si usava spesso il termine “sublimare”, cioè rendere sublime, ad esempio, sublimare ciò che è solido, coagulare ciò che è sublime. Questo significava, nella Grande Operazione, elevare l’animo degli uomini attraverso all’assimilazione delle Verità divine.
Comprendete voi?
L’oro era il simbolo della sapienza, della saggezza; essi quindi per la Grande Operazione ne vedevano il rimedio contro tutti i mali, perché il male è la risultante della ignoranza, della debolezza degli uomini.
Quando però questo oro fosse reso assimilabile, cioè quando questa sapienza, questa saggezza avesse determinato una trasformazione dell’individuo, e tramite queste loro Verità avrebbero creato organismi viventi nuovi, cioè avrebbero creato nuovi uomini.
In sostanza l’alchimia può stare allo stesso livello del movimento Rosacrociano, della Massoneria, e di tanti altri movimenti filosofici-esoterici, in quanto non si potevano dare le perle ai porci.
Noi abbiamo spiegato il duplice significato delle operazioni d’alchimia: l’uno riguardante una operazione di iperchimica, l’altro, il meraviglioso, riguardante una operazione filosofica, ovverosia una trasformazione sostanziale dell’uomo.
E per questa sera io vi saluto se non avete delle domande da fare.
Kempis
Siamo giunti al termine di questa seduta. Ora sta a voi, quando vi sentirete, di meditare su tutte queste parole in modo che la prossima volta possiate meglio comprendere e possiate fare delle domande.
Nuovamente vi benedico in nome della Potenza del Padre, dell’Amore del Figlio, della Sapienza dello Spirito Santo, la pace sia con voi e con tutti gli uomini, figli cari.
Dali
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Biologo nutrizionista e Personal Trainer specializzato in allenamento a corpo libero e calisthenics: la mia visione di salute consiste in un sistema che integra movimento, nutrizione e consapevolezza interiore.


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