elementali

I quattro elementi: teorie elementali


Secondo la teoria aristotelica (350 a.C.) gli elementi che stanno alla base della realtá fisica sono quattro: il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua. La loro caratteristica é quella di essere separabili ma interdipendenti, completandosi a vicenda e tramutandosi l’uno nell’altro. Tali elementi sono presenti anche in molte culture orientali e, oltre a rappresentare i tre stati della materia (solido, liquido e gassoso) trovano collocazione anche nel sistema energetico dell’uomo.

  • Terra : rappresenta secchezza e freddezza e ha come corrispondenza il Nord.
  • Fuoco: rappresenta secchezza e calore e ha come corrispondenza il Sud.
  •  Acqua: rappresenta umiditá e freddezza e ha come corrispondenza l’Ovest.
  •  Aria: rappresenta umiditá e calore e ha come corrispondenza l’Est.

La teoria di Empedocle

La formulazione della teoria dei quattro elementi viene peró generalmente attribuita ad un filosofo greco di nome Empedocle (490 a.C.). La filosofia di Empedocle si presenta come un tentativo di combinazione sintetica delle precedenti dottrine ioniche, pitagoriche, eraclitee e parmenidee. Da quest’ultime accoglie la tesi dell’immutabilità e dell’eternità dell’essere, ovvero che nulla nasce e nulla muore. Dalle altre accetta l’idea del divenire, del continuo e incessante mutamento delle cose.  

Empedocle distingue la realtà che ci circonda, mutevole, dagli elementi primi, immutabili, che la compongono. Nascita e morte sono per lui mescolanza e dissoluzione di determinate sostanze, chiamate “radici di tutte le cose” che sono ingenerate e rimangono indistruttibili, permanendo per l’eternitá. Tali elementi sono quindi alla radice di tutta la materia esistente e sono qualitativamente differenti; ad essi sono stati dati i nomi delle quattro sostanze che si manifestano nel modo piú chiaro: la terra solida, l’acqua liquida, l’aria gassosa ed il fuoco che costituisce il primo elemento ma, come gli altri tre, poteva combinarsi e interagire con tutte le sostanze. Dall’aggregarsi di queste particelle avevano origine tutti i fenomeni: la nascita, la morte, loro trasformazioni ed i fenomeni meteorologici. 

La cosmologia di Empedocle si basa inoltre su due forze antitetiche: amore e odio.

Nell’Odio tutto é difforme e contrastante, ma nell’Amore tutto si riunisce e ogni cosa é colta da desiderio dell’altra. E da essi germineranno tutte le cose che erano e sono e saranno, alberi, umani, fiori, uccelli e i pesci che abitano nell’acqua, e gli dei della lunga vita.

(Empedocle,  frammento 21 DK)

Il continuo interagire e mutare di queste due polaritá opposte sta alla base della realtá fisica e dei processi presenti in natura. Quando l’azione dell’amore prevale su quella dell’odio si ha una situazione di pace che Empedocle concepisce come una sfera compatta: il celebre sfero, che rappresenta la situazione primordiale in cui tutti e quattro gli elementi sono mescolati, insieme all’amore e l’odio. Successivamente si ha una progressiva separazione dei quattro elementi accompagnato da un prevalere dell’odio sull’amore fino alla completa distruzione di tutte le cose per poi rinascere nuovamente tornando all’aggregazione, secondo una visione ciclica del mondo e per l’intera realtá delle cose, cosí come per la nascita e la morte dell’uomo.

L’elemento Acqua

elemento acquaL’acqua è una molecola composta da due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno e si trova presente in tre stati diversi: liquido, gassoso e solido. Un triangolo invertito è la sua rappresentazione simbolica. Questo elemento sta alla base delle antiche cosmogonie in quanto, attraverso essa, si genera la vita. L’acqua si pone al terzo posto nella serie dei quattro: dopo il fuoco e l’aria e prima della terra, in quanto, insieme a quest’ultima, é un elemento difficile a muoversi, mentre aria e fuoco sono più rapidi. La sua rappresentazione simbolica  è un triangolo che punta verso il basso.

La sua funzione principale é quello di tenere in memoria le informazioni presenti nell’ambiente e di conservarle per poi trasmetterle agli altri elementi, in particolare alla terra.  All’acqua é accordato il potere di pulizia ed é l’elemento simbolico di sognare, guarire, scorrere, fluidità, purificazione, rigenerazione, stabilità, forza, cambiamento, fertilità, devozione, ricezione e amore incondizionato. È vivificante, ma può anche essere distruttivo. L’acqua dolce è sinonimo di vita e buona salute, mentre l’acqua inquinata o stagnante è un simbolo di cattiva salute. Simbolizza la morte e la rinascita. 

All’acque è associata l’immagine della profondità degli abissi che evoca nella persona sentimenti altrettanto profondi come la compassione e l’empatia, stimola la creatività e la fantasia,

Nel corpo umano l’acqua è la componente principale e riveste principali funzioni biologiche: il feto nell’utero è immerso in acqua e riceve nutrimento dalla madre attraverso i liquidi che scorrono nel cordone ombelicale; il sistema immunitario dipende dal corretto fluire dell’acqua in tutte le parti del corpo; il sistema nervoso funziona attraverso i liquidi dei neurotrasmettitori; i liquidi come il sangue trasportano agli organi i vari nutrienti; il sistema endocrino esplica la sua attività grazie alle ghiandole endocrine che secernano  gli ormoni in acqua degli umori. La sua sede è nel secondo chakra, situato nel piccolo bacino, e gli organi che sono coinvolti nella sua zione sono cuore, sistema endocrino, immunitario, linfatico, il plasma, il liquido cerebro-spinale, la vescica e i genitali.

L’acqua è un’energia femminile e fortemente connessa con gli aspetti della Dea. Utilizzato per la guarigione, la pulizia e la purificazione, l’acqua è collegata all’Ovest, alla stagione autunnale ed è associata al colore blu.

L’elemento Fuoco

elemento fuocoQuesto elemento è considerato il primo elemento nato quando l’universo è stato creato. Il fuoco è attribuito ai poteri di trasformazione e di purificazione. Ha funzioni ambivalenti in quanto può dare calore e abilitare la vita, e può anche bruciare e distruggere. Il fuoco crea e distrugge e simboleggia la fertilità del Dio. Il fuoco può guarire o nuocere e può portare nuova vita o distruggere il vecchio e il logoro. La rappresentazione simbolica del fuoco è un triangolo che punta verso l’alto.

Nel piano spirituale, il Fuoco sta per Luce e nel piano fisico, è il Sole o la Fiamma. L’elemento simboleggia l’incredibile energia, attività, la creatività, la passione, la libertà, il potere, l’amore, la visione, la rabbia, la forza, la volontà, l’assertività, il coraggio e il dinamismo. Nella sua accezione positiva è l’elemento dell’amore per gli altri, al contrario, nella sua accezione negativa provoca sentimenti distruttivi come l’odio, l’ira e la vendetta,

Nel corpo umano viene e associato ai processi metabolici, ovvero qui processi di trasformazione dell’energia contenta negli alimenti in energia spendibile per svolgere le funzioni fisiologiche come calore e movimento.

Il fuoco è un’energia maschile purificante, associata al Sud e alla stagione estiva  ed è connessa alla volontà e all’energia. Il rosso e l’arancione  sono i colori che lo rappresentano.

L’elemento Aria

elemento ariaL’aria è il secondo elemento superiore, inferiore solo al fuoco e grazie ad essa avvengono trasformazioni che coinvolgono gli elementi inferiori quali acqua e terra. Essa rappresenta un tramite trai il cielo e la terra e viene considerata come una elemento di contatto tra il mondo spirituale più elevato  e quello materiale caratterizzato da pulsioni inferiori.

L’atto di respirare rappresenta, per gli induisti, il processo attraverso il quale  l’uomo assorbe il prana, ovvero quella sostanza invisibile che costituisce l’etere e che avvolge l’intero universo, mentre per i taoisti è il chi, ovvero l’energia vitale.

Tra le azioni che compie vi è la fecondazione dell’acqua che, dopo essere evaporata al cielo, torna sulla terra arricchita di virtù assimiliate nel mondo superiore. È  l’essenza calda, fluida, leggera che determina il moto, gli spostamenti, lo stato d’animo delle menti , la circolazione e lo scambio. affrontati.  L’aria circola e penetra la terra, fa bruciare il fuoco, aderisce all’acqua co cui si mescola

All’aria è associato il mondo delle idee, tutto ciò che è etereo e quello che esiste come potenziale ma non si è ancora realizzato. Rappresenta la capacità della ragione umana  di creare le idee attraverso il pensiero astratto e i suoi principali mezzi di espressione sono la parola, la scrittura, le arti visive e la musica. La ragionevolezza, la diplomazia e la sincerità sono ispirate dall’aria calda.  L’aria esprime l’uomo dinamico, aperto e reattivo nelle situazioni, ma se presente in eccesso rischio di farlo diventare superficiale, incostante, incoerente e nascono sentimenti come la vanità e l’irritabilità. 

l’effetto principale dell’aria sull’essere umano è la ideoplasia, ovvero la forza della mente di avere effetti sul corpo  e, attraverso l’emisfero cerebrale destro, sulle emozioni: tramite questo processo  le idee comunicano direttamente con l’inconscio in quanto la razionalità ed il senso critico risiedono nell’emisfero sinistro.  La creatività e la sensibilità si attivano quando , grazie all’aria, l’emisfero destro è più reattivo di quello sinistro e si può svincolare da esso. Regola la comunicazione tra i due emisferi e permette  alla parte spirituale di esprimersi.

La sue sede nel corpo umano è la parte sovrastante il diaframma  ed i polmoni e il cuore sono fortemente legati a questo elemento. Anche il cervello , luogo dove nascono le idee, ed il sistema nervoso in generale utilizzano questo elemento come strumento di comunicazione.

La sua rappresentazione simbolica  è un triangolo che punta verso l’alto  con una linea orizzontale che lo attraversa e viene associato alla energia  punto cardinale Est, alla stagione primavera ed al colore giallo.

L’elemento Terra

elemento terraLa terra è l’elemento associato al mondo femminile con riferimento alla sua fertilità. Rappresenta l’opposto della figura maschile del cielo e viene da esso fecondata attraverso gli elementi fuoco e acqua che in esso albergano. È simbolo di saggezza, vita, nutrimento, pazienza ed è meno dinamica degli altri elementi, quindi adatta a conservare a lungo le informazioni trasportate dall’elemento acqua anche se subisce le azioni del moto  e del divenire degli atri tre elementi.

I significati attribuiti a questo elemento sono il senso di appartenenza e la capacità di radicarsi ad un luogo o ad un ideale in quanto per sua natura è in grado di opporre resistenza al cambiamento anche se sollecitata fortemente.

Nel corpo umano trova associazione allo scheletro e la parte fibrosa dei tessuti connettivi, in particolare alla struttura del bacino, alle gambe e ai piedi che hanno funzione di sostegno e rappresentano le radici del corpo. 

La sua rappresentazione simbolica  è un triangolo che punta verso il basso con una linea orizzontale che lo attraversa.  La terra è  associata al Nord, alla stagione invernale  e al colore verde.

Il quinto elemento

La teoria degli elementi trova riscontro anche nelle tradizioni yoga orientali dove però ai quattro elementi sopra citati se ne aggiunge un quinto: l’etere. Tali elementi vengono chiamati Tattwa ( termine sanscrito che significa “stato vero o reale” “verità”) e rappresentano gli archetipi di tutto ciò che si manifesta nel macrocosmo e microcosmo. Ogni elemento costituisce una vibrazione del prana, che è l’energia dalle cui frequenze essi provengono.

Tuttavia, questi cinque Tattwa non dovrebbero essere confusi con elementi fisici o chimici. La terra non è la terra che vediamo intorno a noi. L’acqua non è l’acqua che beviamo o con cui facciamo il bagno. Né il fuoco è quello che bruciamo per riscaldarci e così via. Dovrebbero piuttosto essere considerati come un effetto di emanazioni luminose e sonore create da energie diverse.

I primi quattro di questi Tattwa o elementi, terra, acqua, fuoco e aria, hanno una grande influenza sulla nostra individualità, mente, emozioni e destino, ma l’elemento più sottile e importante, cioè l’etere, è responsabile della pratica e del conseguimento spirituale. Tuttavia, la scienza del tantra e dello yoga, che ha esaminato i Tattwa in un aspetto più ampio, ha evidentemente affermato che l’uomo è composto e continuamente soggetto all’influenza di questi cinque Tattwa.

Il primo tattwa ad evolversi è proprio l’etere, o Akasha, che ha una natura sottile e diffusa, ha una materia indifferenziata contenente una quantità infinita di energia potenziale. Pertanto, akasha è lo stato sottile in cui sia l’energia che la materia esistono nel loro stato potenziale dormiente nel seno della coscienza ed il suo colore è il grigio fumo.

Quando l’energia insita nelle particelle di Akasha inizia a vibrare, si crea un movimento ed emerge il Tattwa Vayu a sotto forma di aria. Le particelle di Vayu hanno la suprema libertà di movimento e, quindi, Vayu è visto come un movimento associato al movimento del vento ed il suo colore è il blu.

 A causa del troppo movimento di energia in Vayu, viene generato calore, che funge da fonte per la comparsa del successivo Tattwa, Dejas ovvero il fuoco, i cui colore è il rosso e la sua qualità è l’espansione.

Nel Dejas, il movimento dell’energia è minore di Vayu e ciò gli consente di dissipare il suo calore e  raffreddarsi dando origine ad Apas o Tattva dell’acqua, le cui qualità sono fluidità e contrazione ed il cui colore è il bianco.

 Con la nascita di Apas, la completa libertà di movimento di Vayu  e la parziale libertà di movimento di Dejas vengono perse, e le particelle di questi elementi vengono confinate in uno spazio definito più denso, dando origine all’elemento più pesante, la terra, o Prithvi, le cui caratteristiche sono la pesantezza e la coesione ed il cui colore è il giallo.

Per creare la materia, questi cinque elementi subiscono un processo di permutazione e combinazione, che è un processo complesso della natura.

Ne processo di evoluzione, questi cinque Tattva hanno avuto origine dai tanmatra che sono qualità astratte attrverso le quali possono essere pecepiti. Nello specifico:

  • L’Akasha viene percepita attraverso shabda tanmatra (suono)
  • Vayu è percepito attraverso sparsha tanmatra (tocco o sensazione)
  • Tejas viene percepito attraverso roopa tanmatra (forma o visione)
  • Apas viene percepito attraverso il rasa tanmatra (gusto)
  • Prithvi è percepito attraverso gandha tanmatra (olfatto)

Nel corso dell’evoluzione gli stati sottili danno origine a stati più grossolani, e ogni stato più grossolano ha come causa l’elemento precedente. Pertanto, la causa è una parte essenziale dell’effetto.

L’Akasha non contiene le qualità degli altri quattro Tattwa, poiché sono più grossolani di esso. Dall’akasha si evolve Vayu, che è composto sia da shabda tanmatra che da sparsha tanmatra. Da Vayu nasce il tattva di Tejas, che contiene i tanmatra dell’akasha, Vayu e Tejas. Tejas successivamente si sviluppa in Apas, che contiene akasha, Vayu, Tejas e Apas tanmatra. Nell’ultimo tattva, Prithvi, le qualità di tutti e cinque i Tattwa sono combinate.

Pertanto, si può scoprire che le qualità attribuite ai Tattwa sono mescolate e, sebbene ciascuno abbia una caratteristica predominante, assorbe anche una porzione delle qualità del Tattwa da cui si è evoluto:

  • L’etere ha la qualità del suono
  • L’aria ha la qualità sia del suono che del tatto, sebbene il tatto sia dominante
  • Il fuoco ha la forma come qualità dominante, con tracce di suono e tatto.
  • L’acqua è dominata dal gusto, ma ha anche le qualità del suono, del tatto e della forma.
  • Nella terra, sebbene l’olfatto sia la qualità dominante, sono presenti anche il suono, il tatto, la forma e il gusto.

Pertanto, è facile accertare che Prithvi, a causa della sua ampia gamma di percezioni sensoriali, è il Tattwa più grossolano da percepire, e l’etere, che ha solo il suono come mezzo, è il più sottile.



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